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L’affascinante macchina di Anticitera


All'inizio del '900, vicino all'isola di Cerigotto (Anticitera), tra il Peloponneso e Creta, fu localizzato il relitto di un'antica nave romana.

Negli anni uscirono allo scoperto diversi reperti: tra questi il più noto è un congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera (meccanismo di Antikythera).

All'inizio non fu facile capire cosa fosse perché le 82 parti in rame di cui è composto erano corrose e danneggiate. Con un lungo lavoro di restauro fu evidente che si trattava di un complesso congegno che permetteva di riprodurre il moto dei pianeti attorno al Sole e la fasi lunari.

Il meccanismo è così complesso che si ipotizzò che fosse stato costruito in tempi molto vicini a noi e che fosse casualmente finito sui fondali vicino a Creta, in prossimità della nave romana. Tutte le analisi, però, confermarono che l'oggetto era stato costruito attorno al primo secolo avanti Cristo.

La macchina era delle dimensioni di circa 30 cm per 15 cm, dello spessore di un libro, costruita in rame e originariamente montata in una cornice in legno. Era ricoperta da oltre 2.000 caratteri di scrittura, dei quali circa il 95% è stato decifrato.

Nel 2008, Alexander Jones, dell'Istituto per gli studi sul Mondo Antico di New York, riuscì a tradurre alcune iscrizioni scoprendo che i nomi dei mesi incisi sullo strumento erano quelli utilizzati nelle colonie corinzie, in particolare a Siracusa e in Sicilia.

Nel 2010 si è scoperto che la macchina calcola le eclissi, oltre alle fasi lunari e il moto dei pianeti (i cinque noti a quel tempo), in più dall'interpretazione di alcune incisioni sulla macchina stessa si è capito che indicava esattamente le date delle Olimpiadi.

Tra le varie ipotesi, c’è quella che il dispositivo fu costruito in un’accademia fondata dal filosofo Posidonio sull’isola greca di Rodi, che a quel tempo era conosciuto come un centro di astronomia e ingegneria meccanica; questa ipotesi suggerisce inoltre che il meccanismo potrebbe essere stato progettato dall’astronomo Ipparco , in quanto contenente un meccanismo che utilizza proprio la sua la teoria del moto lunare. Tuttavia, i recenti risultati ottenuti da un progetto di ricerca, suggeriscono una connessione con Archimede. Non è ancora chiaro come il congegno potesse trovarsi su quella nave, ma alcuni studi suggeriscono che fu portato a Roma con altri tesori saccheggiati sull’isola, a sostegno di una parata trionfale di Giulio Cesare.

Oggi la macchina di Anticitera è conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene.

Ricostruzione del meccanismo

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